Vai al contenuto
Home » News » Il Consiglio municipale chiede il blocco delle licenze della movida

Il Consiglio municipale chiede il blocco delle licenze della movida

Il Resoconto della seduta che ha approvato un odg in cui si chiede al Comune il blocco delle autorizzazioni per i locali di somministrazione di cibo e bevande a Città Giardino.

Giovedì 14 luglio il Consiglio municipale ha discusso la proposta di Ordine del giorno per il blocco di nuove licenze di somministrazione di cibo e bevande nel territorio di Città Giardino. Una proposta decisiva per affrontare il degrado del nostro quartiere causato dal fenomeno movida.

Alla fine il testo, con alcuni emendamenti, ha ricevuto il voto favorevole di tutti i consiglieri presenti. La parola passa ora all’Assemblea capitolina, che lo deve recepire (modificando la delibera 35 del 2010).

Il contenuto e gli scopi dell’Ordine del giorno sono stati illustrati in aula dai consiglieri municipali che lo hanno presentato, Marina BATTISTI e Dario QUATTROMANI, esponenti del Movimento 5 Stelle (all’opposizione in Municipio).

La consigliera Battisti ha sottolineato che si è arrivati a questa iniziativa forse con ritardo, perché si aspettava che maturasse un consenso comune nel Consiglio. Serve una decisione politica netta che prenda atto di una situazione di profondo disagio nel quartiere di Città Giardino, che ha già subìto un rifacimento di piazza Sempione non richiesto e costoso (con il rischio che la piazza sia utilizzata per la frequentazione dei locali food & beverage). Città Giardino vive il profondo disagio della movida, e della malamovida, a causa della quale vengono violati i diritti alla quiete e alla salute dei cittadini; e si impoverisce il quartiere, con la sparizione delle attività di vicinato e artigianali.

Il consigliere Quattromani, ribadendo l’importanza del provvedimento, ha auspicato un supporto unanime all’atto proposto, affinché sia un punto di partenza per affrontare strutturalmente la questione e recepire le istanze presentate dai cittadini.

A nome dell’opposizione di Fratelli d’Italia è intervenuta poi la consigliera PETRELLA, la quale ha affermato che “la maggioranza si accorge che è fattibile quello che dicevamo noi in campagna elettorale”. Ha sottolineato di non aver preso sin qui un’iniziativa sull’argomento perché c’era l’indicazione da parte della maggioranza di attendere per sviluppare un percorso condiviso. Bisogna ripartire, approvando l’Odg di oggi e andando oltre, anzi accelerando, con un percorso nelle commissioni su ulteriori interventi per il controllo della movida.

Sempre per l’opposizione è intervenuta la consigliera di Azione (Lista Calenda), PANDOLFI, che ha rivendicato l’attenzione al dialogo coi cittadini del suo movimento. Anche lei ha sostenuto che prima di fare proposte sulla movida ha atteso a lungo l’avvio di un percorso condiviso richiesto dalla maggioranza (che in commissione Commercio si era astenuta al momento di dare il parere all’Odg). E ha sottolineato che anche la precedente maggioranza in Comune (Giunta Raggi) non ha affrontato il problema. Annunciando il suo voto favorevole all’Odg, la consigliera Pandolfi ha auspicato che parta finalmente il percorso condiviso, anche se Azione non mancherà di fare da stimolo. Ha presentato ulteriori emendamenti sul tema movida, perché le linee di intervento sono molte.

Per la maggioranza è intervenuto inizialmente il consigliere CESAREI, presidente della commissione Commercio, secondo il quale il problema va affrontato nei suoi tecnicismi, anche approvando l’Odg, senza però demonizzare i giovani.

Secondo la consigliera SORTINO, Città Giardino ha subìto una profonda trasformazione. Da quartiere residenziale, con attività di vicinato che davano un servizio ed erano luogo di incontro, è diventato un quartiere con un vissuto che da diurno è diventato notturno, creando terreno fertile per nuovi “fenomeni”. Finora si è cercata una collaborazione tra rappresentanze dei residenti e attività di somministrazione; ma l’attuale saturazione di locali di somministrazione non consente più l’apertura di nuove attività. Anche in attesa del recepimento dell’Odg da parte del Comune, è possibile adottare nuovi interventi di regolamentazione, per recepire il nuovo contesto urbanistico. E bisogna partire dalla riapertura di un “tavolo del decoro”.

Per la consigliera RAMPINI l’Odg in discussione è il punto di partenza di un percorso per conciliare tutte le esigenze che riguardano il fenomeno movida, alla ricerca del bene comune. Bisogna pensare anche ad alleggerire la situazione Monte Sacro da questo tipo di attività, per arricchire altre zone del Municipio.

Per la consigliera FUNGHI e per il presidente del Consiglio municipale LAGUZZI sarà possibile fare un lavoro proficuo se sarà valorizzato il lavoro delle commissioni consiliari.

La consigliera TESTA, di Roma Futura (la lista dell’ex presidente Caudo), pur preannunciando il voto favorevole, ha voluto sottolineare che “il quartiere non è dei residenti”…

È intervenuto anche il presidente del Municipio, MARCHIONNE, il quale ha manifestato la necessità che sui temi come la regolazione delle licenze per i locali di somministrazione e le occupazioni di suolo pubblico ci si riferisca a una disciplina comunale omogenea. Ha rammentato che già le linee programmatiche della sua Giunta prevedono di limitare le attività di somministrazione nelle zone di eccessiva densità e di decongestionare il “centro” del Municipio. Ha inteso tuttavia ridimensionare l’allarme sociale derivante dalla movida e la gravità e numerosità degli episodi di cronaca. Il Presidente ha espresso favore per il provvedimento in discussione, anche perché nell’attuale fase di crisi economica, in cui molti negozi e botteghe chiudono, pervengono richieste di nuove licenze soprattutto per locali di somministrazione. Il Presidente ha evidenziato però che il provvedimento di cui si discute in aula non sarà sufficiente a risolvere i problemi di Città Giardino: bisognerà mettere in atto tutte le azioni per valorizzare la “città storica” e la diversificazione delle attività commerciali.

Al termine della discussione, sono stati posti in votazione gli emendamenti.

Sono stati approvati quelli presentati dal Pd, che inseriscono – nella premessa – un richiamo alle linee programmatiche del Presidente e – nel dispositivo – alcuni dettagli tecnici.

Sono stati bocciati quelli presentati da Azione, riferiti ad altri argomenti attinenti la movida: tavolo comunale, aumento sanzioni, telecamere, Patto per Roma sicura.

Il testo emendato è stato infine approvato con i voti FAVOREVOLI dei consiglieri: Battisti, Cesarei, Della Bella, Filomena, Farchi, Funghi, Laguzzi, Marchionne, Pandolfi, Petrella, Quattromani, Rampini, Santinelli, Sortino, Spizzichino, Tarallo, Testa.

Non ci sono stati voti contrari o astenuti tra i presenti.

Erano ASSENTI i consiglieri: Habdank, Cavalieri, Comito, Casamento, Bartolomeo, Troiani (questi consiglieri erano presenti al Consiglio, ma si sono allontanati prima della discussione sull’Odg o prima del voto), Bevilacqua, Marziali.

Qui il link alla registrazione completa dei lavori del Consiglio (la discussione sull’Ordine del giorno in questione inizia dopo 2h e 30’): https://webtvromacapitale.it/…/c6e2b54b-34c4-4300-98ff…

Per scaricare il testo dell’ordine del giorno, clicca qui.

***

Aggiungiamo anche un COMMENTO (per chi ha già avuto la pazienza di arrivare sin qui…).

Partendo dalla domanda: il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?

Ci sono indubbiamente ELEMENTI POSITIVI.

Qualcosa, dopo anni, finalmente si è mosso.

Hanno avuto un RILIEVO DETERMINANTE LE PROPOSTE DEI COMITATI (quando si dice l’importanza del confronto con la cittadinanza…), la più urgente delle quali era riferita proprio alla necessità di bloccare le licenze (vedi il nostro documento di analisi). Infatti, quando si crea un “distretto della movida”, con una concentrazione di locali – e avventori – eccessiva, il fenomeno diventa ingestibile di notte (anche in presenza di controlli) e desertifica l’economia locale di giorno. Il proliferare delle licenze, inoltre, è il nodo più urgente, perché è quello su cui più difficilmente si possono attivare processi di arretramento.

Una nota positiva, infine, viene dal fatto che la proposta ha avuto un consenso trasversale: ciò fa ben sperare (anche se non dà certezze…) per il percorso in Assemblea capitolina, alla quale – ricordiamolo – spetta la decisione effettiva sul blocco delle licenze.

Purtroppo la novità di questo Odg non cancella la GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE.

Innanzitutto, stiamo chiudendo la stalla – come si dice – quando i buoi sono prevalentemente scappati.

Forse la stalla non è completamente vuota (cioè la situazione non è così drammatica) come a San Lorenzo o a Trastevere. Ma l’attuale congestione del quartiere, che ne ha già compromesso la vivibilità, non potrebbe migliorare a breve, neanche se per magia il provvedimento venisse approvato in Comune domattina e non aprisse più nessun locale.

Sennonché la situazione è DESTINATA IN OGNI CASO A PEGGIORARE.

In queste settimane, infatti, stanno aprendo nuovi locali; sono già avviati i lavori (quindi con licenze rilasciate) per ulteriori aperture; e quante nuove licenze saranno rilasciate (a tempo di record?) prima che l’Assemblea capitolina traduca in provvedimento effettivo l’Ordine del giorno approvato?!?

Ci aggrappiamo così alla speranza che un imminente blocco delle licenze limiti questo peggioramento.

Ma si può già constatare quanto negli anni passati siano state imperdonabili, tra le forze politiche del nostro Municipio (ovviamente con responsabilità diverse), sia la promozione attiva della movida sia l’inerzia nel “governare” il fenomeno (il mantra che ci veniva ripetuto…): gli indici di saturazione del quartiere erano fuori controllo già nel 2017!

Anche la manfrina su chi doveva far partire in questa consiliatura un “percorso condiviso” non ha certo giovato alla tempestività di un intervento.

Ad ogni modo un plauso va ai consiglieri Battisti e Quattromani, che hanno saputo interloquire con i cittadini e hanno avuto la capacità di smuovere le acque, portando avanti un provvedimento concreto.

Peraltro, l’approvazione condivisa di un Ordine del giorno (privo di effetti immediati), anche se ha un indubbio significato, non esclude che qualche forza politica lo abbia sostenuto in maniera opportunistica, riservandosi di ostacolarlo o annacquarlo nel percorso in Assemblea capitolina…

Bisogna perciò che tutti (a partire dalla maggioranza municipale, che ha la maggioranza anche in Comune) esercitino un’AZIONE DECISA PRESSO LE ISTITUZIONI COMUNALI, AFFINCHÉ SI GIUNGA A UNA RECEZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO SOLLECITA, ANZI IMMEDIATA, eventualmente con integrazioni che lo rendano ancora più incisivo.

Questo Odg è poi un punto di partenza. Servono – come hanno ricordato anche molti consiglieri – numerosi altri interventi (noi ne abbiamo proposti 20!).

Ci auguriamo che nei prossimi mesi in Municipio, su un tema così importante (e sulle nuove misure da adottare), si conservi la stessa unità di intenti dimostrata il 14 luglio (data di una nuova “rivoluzione”?), senza che la ricerca di questa unità diventi il pretesto per temporeggiamenti.

È necessario, infine, che questo PERCORSO sia CONDIVISO ANCHE CON LA CITTADINANZA, con un coinvolgimento formale dei comitati e delle rappresentanze sociali ed economiche (“tavolo del decoro” o come lo si voglia chiamare), per rendere possibile un monitoraggio effettivo, URGENTE e trasparente della movida (quanti locali stanno aprendo?). E per consentire l’adozione di tutte le (numerose) iniziative che si rendono necessarie.