Nuove devastazioni nella pinetina di Monte Sacro.
Sono passati solo quattro mesi da quando i vandali e gli ubriachi della movida, abituati ormai a spadroneggiare nelle notti di Città Giardino, hanno danneggiato gravemente nella pinetina l’area giochi dei bambini (le strutture danneggiate sono state rimosse e, ovviamente, non ancora ripristinate…). E solo sei mesi da quando il busto di Simon Bolivar è stato prima danneggiato e poi distrutto.
Ebbene, nella notte tra lunedì e martedì un nuovo episodio di vandalismo ha investito quanto rimaneva del memoriale dedicato a Bolivar: stavolta sono stati distrutti i pannelli illustrativi, già imbrattati in precedenza.
Degrado che si aggiunge a degrado, in uno dei parchi più umiliati di Roma…
Il sito monumentale del “libertador” sudamericano, come visto, è stato fatto oggetto di ripetuti atti di vandalismo (anche l’obelisco era stato deturpato).
Alcuni interventi di ripristino sono stati effettuati col contributo dell’ambasciata venezuelana (che figura ci facciamo?!?), ma è stato tutto inutile.
Ma non basta.
Come avevamo già evidenziato, da anni è stata divelta – e mai più riparata – parte dell’inferriata di recinzione esterna; cosicché i cancelli non vengono chiusi (senza inferriate non servirebbe) e l’accesso notturno dei vandali è indisturbato.
Alcune panchine sono state divelte o danneggiate (e così restano…).
Dell’area giochi si è detto.
Per non parlare delle ormai abituali scene di bottiglie, bicchieri e rifiuti abbandonati dopo le notti della movida.
O dello spaccio, indisturbato giorno e notte…
La galleria del degrado:
Questo parco – il luogo dello storico apologo di Menenio Agrippa , del giuramento di Simon Bolivar – è condannato all’abbandono da parte delle istituzioni?
O magari qualcuno pensa di tirar fuori dal cilindro l’idea di affidarne a privati la “gestione” (leggasi lo sfruttamento economico legato alla movida), come era stato impudentemente proposto qualche anno fa?
Per cui rinnoviamo a Giunta e Consiglio del III Municipio (affinché si attivino anche col Comune e le altre autorità competenti) le domande che avevamo già posto:
- quanto ci vorrà per restituire ai bambini, nella sua integrità (e non con una semplice altalena…), uno dei rarissimi spazi che il quartiere ancora riserva loro? (Peraltro spazio assai esiguo: l’area giochi, recintata, è una porzione infinitesimale della pinetina…) E per riparare gli altri danni nel parco?
- chi pagherà (domanda retorica) e quanto per ripristinare le strutture danneggiate?
- che cosa si sta facendo per individuare gli autori di questi episodi?
Le telecamere di sicurezza in pinetina sono attive (come ha lasciato intendere una recente dichiarazione dell’Assessore alla cultura) oppure no? - che cosa si sta facendo per prevenire e contenere gli eccessi della movida?
Non si tratta infatti di episodi imprevisti e isolati, ma degli effetti – denunciati da tempo dai cittadini e sempre più incontrollati – di un fenomeno che viene ignorato (se non incoraggiato…) dalle istituzioni locali.
Rinnoveremo queste domande senza stancarci, anche in sede formale, perché i cittadini del quartiere non si rassegnano al degrado.
bisogna assolutamente riportare legalità in questo luogo. mandino controlli notturni e mettano telecamere