Vai al contenuto
Home » News » La movida “soffoca” il quartiere. I residenti scendono in piazza

La movida “soffoca” il quartiere. I residenti scendono in piazza

La manifestazione organizzata da comitati e associazioni a piazza Sempione per chiedere maggiori tutele per la zona: otto le “misure urgenti” proposte a municipio e comune

Articolo di Sara Mechelli

“La movida senza regole sta soffocando Città Giardino, rendendo il quartiere invivibile”. I residenti di Montesacro sono pronti a scendere in piazza. Già perché secondo chi abita tra piazza Menenio Agrippa, viale Cimone e viale Gottardo la misura è colma. La zona sarebbe invivibile di notte quando “regnano caos, spaccio, insicurezza, vandalismi e soste selvagge che sequestrano i residenti, con gli adolescenti consegnati all’alcol”. Con gli effetti che si protraggono anche di giorno tra sporcizia, l’invasione di gazebo, la sparizione dei negozi e delle altre attività di vicinato sostituiti dai locali di somministrazione. “Un impoverimento del tessuto socio-economico del quartiere” denunciano.

Il municipio sulla movida di Montesacro

Non bastano le promesse, messe nero su bianco con un atto votato dal parlamentino di Montesacro, su chiusura anticipata e più controlli in zona con il Municipio III a chiedere al Campidoglio più fondi per la polizia locale, un’ordinanza che limiti gli orari di attività e parcheggi riservati ai residenti.

“Non vogliamo diventare San Lorenzo”

Comitati di quartiere e associazioni temono nuove aperture, l’espansione del fenomeno della mala movida “che – dicono – avviene con l’inerzia o addirittura la cooperazione delle istituzioni, seguendo un disegno per trasformare il quartiere in un nuovo distretto dell’intrattenimento, sull’esempio di San Lorenzo o Trastevere. Con la conseguente espulsione dei residenti”.

Le proposte per la “movida sostenibile”

Da qui la proposta di alcune misure urgenti a tutela di Città Giardino. Otto in tutto. “Più controlli, telecamere, chiusura notturna dei parchi, presidi delle forze dell’ordine e più fondi per garantirli”. I residenti chiedono poi il blocco immediato del rilascio di nuove autorizzazioni e una regolamentazione più rigorosa per i locali della movida. Nessuna cancellazione di posti auto “che – dicono – non vuole incentivare un uso più responsabile dell’automobile, ma costringere le fasce più deboli a privarsi dell’auto o abbandonare il quartiere”. Il riferimento è al progetto previsto a piazzale Adriatico per la messa in sicurezza di un’area dove ci sono due scuole. I numeri e le prospettive disastrose denunciate dal comitato salviamo piazza Sempione erano già stati smentiti dal municipio.

La manifestazione

I comitati che hanno organizzato la manifestazione in programma il 5 giugno dalle ore 18 a piazza Sempione – comitato di quartiere Città Giardino, salviamo piazza Sempione e rete di associazioni per una città vivibile, che riunisce i comitati di residenti della città storica di Roma – reclamano poi la salvaguardia del patrimonio urbanistico e dei villini. La tutela del tessuto commerciale ed artigianale; spazi di sosta riservati e gratuiti per i residenti, la strisce gialle; la limitazione degli orari di vendita e consumo degli alcolici; una maggiore limitazione alle occupazioni di suolo pubblico, dunque meno tavolini e dehor. Reclamano una “movida sostenibile” che, così la definiscono, fermi la “deriva”.


Per accedere all’articolo originale apparso su  
RomaToday, clicca qui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *