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La Madonnina di piazza Sempione

Il monumento alla Madonna Immacolata, che troneggia al centro di piazza Sempione a Roma, fu realizzato nel 1947 con i fondi raccolti in un gemellaggio tra i fedeli del Divino Amore e gli abitanti del quartiere, come ex voto per la protezione accordata dalla Madre Celeste in occasione dei bombardamenti durante la guerra.

Opera del maestro Gino Giammei, si caratterizza per la classicità dello stile compositivo, la delicatezza dei lineamenti della Vergine (che lascia uscire dal velo parte della sua fluente capigliatura), la ricchezza plastica (con l’abbondante panneggio) e la dinamicità della figura (il ginocchio destro piegato che si appresta a compiere un passo in avanti).

Fu collocato al centro della piazza e inaugurato il 18 maggio 1947, alla presenza delle autorità del Santuario, dei religiosi della parrocchia e della folla festante dei fedeli di Monte Sacro.

L’inaugurazione del monumento nella sua veste attuale avvenne però l’anno successivo, l’8 dicembre 1948, allorché il basamento fu abbellito con lastre di travertino bianco e innalzato su gradoni (notizie storiche da Giovanni Sozi, Il Culto dell’Angelo Custode a Roma, Roma 2012).

Questo innalzamento consentì di porre la statua ad un’altezza tale da offrire a coloro che provengono dal Centro di Roma, attraversando Ponte Tazio, un particolare l’effetto prospettico: quello di una Madonna che li attende in cima alla scalinata, “accogliendo” all’ingresso di Città Giardino.

L’effetto della Madonnina che attende in cima alla scalinata

Il giorno prescelto per la nuova inaugurazione è legato all’intitolazione della statua all’Immacolata Concezione (a volte viene appellata impropriamente come “Madonna della Misericordia”, facendo un pizzico di confusione con un altro titolo della Madonna: quello per cui è venerata come patrona del quartiere e a cui è dedicata la statua lignea conservata all’interno della chiesa).

Il punto di collocazione del monumento è il fulcro urbanistico della piazza, posto all’intersezione esatta tra le linee d’asse che partono dalle facciate della Chiesa e del palazzo del Municipio. Quel punto era considerato un fulcro anche dall’architetto Sabbatini, progettista del palazzo che è attuale sede del III Municipio, il quale disegnò l’inclinazione dei lati obliqui dell’edificio in modo che le loro proiezioni convergessero proprio dove è collocata la statua.

Il monumento fulcro della piazza

Preziosa alla memoria e all’affetto dei montesacrini, che la chiamano affettuosamente “Madonnina”, la statua è divenuta il simbolo identitario del quartiere.

Il 6 aprile 1986, durante la sua visita pastorale alla parrocchia dei Santi Angeli Custodi, Papa Giovanni Paolo II, oggi Santo, volle raccogliersi in preghiera inginocchiato di fronte alla Statua.

San Giovanni Paolo II in preghiera

Dalla fine degli anni Ottanta si è reso necessario installare un’inferriata di recinzione per proteggere il monumento da scritte e “firme” che lo deturpavano.

Oggi la statua attende un restauro, per restituire alla superficie – scurita dallo smog e dagli agenti atmosferici – l’originario splendore.

Un progetto di “riqualificazione” della piazza, presentato dalla Giunta del III Municipio nel 2020, prevedeva anche il surreale accantonamento della Madonnina. Ne è scaturita una vera sollevazione popolare, che ha costretto la Giunta a recedere dal suo proposito.

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